Non tirate troppo il guinzaglio…
Il guinzaglio: una sicurezza o una limitazione della libertà del cane? «È uno strumento e, come tale, in sé non è buono né cattivo, va usato con cognizione di causa e buon senso», risponde Valentina Mota, educatore cinofilo Siua – Scuola di interazione uomo-animale.
«Occorre imparare le regole di utilizzo per poi insegnarle al nostro cane». Se il cane tira al guinzaglio, è inutile intervenire direttamente sullo strumento se non ci si chiede perché il cane si comporti in quel modo: esce poco? Fa sempre la stessa strada? Ha aspettative alte (parco, altri cani da incontrare)? Oppure tira per prendere distanze (paura di luoghi, timore delle persone)?
«Il guinzaglio», prosegue Mota, «dovrebbe essere una cintura di sicurezza, non un trascinatore di cani o di proprietari. La passeggiata va vissuta come una piacevole attività da fare insieme, non come un monotono dovere per consentire al cane di fare i suoi bisogni».
Se siamo rimasti fuori casa per molte ore, e il cane ha passato quello stesso tempo in solitudine a fare niente, per lui l’occasione di fare attività fisica e mentale è proprio il nostro rientro. Troviamo il piacere di passeggiare su un prato, visitare vicoletti, lasciando che il nostro cane annusi il mondo e, almeno una volta alla settimana, concediamo a lui e a noi una camminata nei boschi.
Fonte: un articolo di Marco Ronchetto su Ok Salute e Benessere, gennaio 2017 – con la consulenza di Valentina Mota, educatore cinofilo Siua