Quando ci rivolgiamo al nostro micio, chiamiamolo sempre per nome. Per esempio: «Ciao, Tom», «Ecco la pappa, Tom», «Ehi, Tom, ti va di essere spazzolato?» e così via.
Usiamo toni affettuosi e non nominiamo il suo nome quando lo rimproveriamo, per non correre il rischio che lo associ a un sentimento negativo. A poco a poco imparerà a riconoscersi.
All’inizio, forse sarà necessario ricorrere a qualche suono incoraggiante per indurlo ad avvicinarsi, soprattutto se è ancora un cucciolo. Scuotiamo una scatola del cibo che preferisce, oppure apriamo una scatoletta e chiamiamolo ma poi badiamo a non fargli associare soltanto la pappa al nome… rovineremmo tutto.
A mano a mano che comincia a rispondere, proviamo a chiamarlo da altre stanze della casa e, non appena si presenta, copriamolo di coccole perché sì abitui ad associare la chiamata a un’esperienza a un’esperienza molto positiva.
Fonte: Amici di Casa, agosto 2017
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