Il cane al mare! (Di Piero M. Bianchi, medico veterinario)…

Il cane al mare! (Di Piero M. Bianchi, medico veterinario)…

Il cane al mare!

Il numero delle spiagge italiane cui è consentito l’accesso anche ai cani è da qualche anno a questa parte in costante aumento.

Se, però, ciò permette da un lato di condividere con il proprio animale momenti di allegria in riva al mare o tra le onde (non dimentichiamo, tra l’altro, che il nuoto è un’attività particolarmente divertente e molto salutare per i cani), dall’altro occorre tenere presente che la permanenza nei luoghi marini di villeggiatura merita qualche considerazione approfondita.


Problemi gastroenterici

L’ingestione della sabbia e/o dell’acqua del mare potrebbe provocare ai nostri amici cani problemi gastroenterici che non vanno mai sottovalutati.

La curiosità e la voglia di bere può infatti indurre gli animali ad assaggiare tali sostanze che, una volta giunte nello stomaco e nell’intestino, risultano spesso irritanti al punto da determinare vomito, diarrea o costipazione.

Nel caso in cui la sintomatologia fosse importante, è buona norma sospendere la somministrazione di acqua per qualche ora ed evitare l’alimentazione per una mezza giornata.

La dispensazione di protettori della mucosa gastrointestinale, di addensanti e di fermenti lattici (nel cui gruppo si annoverano anche i più moderni prebiotici e probiotici) aiuta indubbiamente a ottenere una più rapida ripresa, tenendo però conto che di fronte a segni clinici reiterati può essere raccomandabile rivolgersi al medico veterinario per l’istituzione di una specifica terapia di supporto.

Da non dimenticare, infine, come l’offerta, per qualche giorno, di una dieta leggera si riveli essere senza dubbio un’ottima idea.


Problemi dermatologici

La sabbia, l’acqua marina e la salsedine presente nell’aria dei luoghi di mare possono essere altresì responsabili di problemi a carico di cute e mantello.

  • Innanzitutto può accadere che pelle e pelo si rovinino, diventino più secchi e mostrino reazioni localizzate caratterizzate da prurito diffuso: il nostro beniamino con la coda, grattandosi con le unghie delle zampe posteriori e lambendosi con la lingua, rischia di auto-danneggiarsi, favorendo l’insorgenza di tutta una serie di lesioni, quali per esempio aree infiammate, ferite, croste e infezioni secondarie.

Per questo motivo è sempre preferibile spazzolare meticolosamente il cane dopo la sua permanenza in spiaggia (in modo da rimuovere completamente tutti i granelli di sabbia accumulatisi) e sottoporlo, prima di rientrare a casa, a una doccia con acqua dolce.

Nelle situazioni più gravi non è sbagliato – meglio se dopo avere consultato il medico veterinario – ricorrere alla somministrazione di farmaci sistemici e/o topici ad azione anti-prurito, antinfiammatoria e ristrutturante.



Attenzione anche a occhi e orecchie

L’acqua salata e la sabbia della spiaggia possono non di rado penetrare negli occhi e nelle orecchie, causando ai nostri amici a quattro zampe fastidiose infiammazioni.

Per evitare che subentrino vere e proprie congiuntiviti od otiti, non è sbagliato provvedere una o due volte al giorno (a seconda dei casi) all’esecuzione di lavaggi e impacchi con camomilla fredda (per gli occhi) e/o all’impiego di un detergente auricolare, ascoltando il parere del medico veterinario nei casi in cui l’arrossamento delle mucose congiuntivali divenga marcato oppure si rendano evidenti sintomi quali il prurito alle orecchie o lo scuotimento ripetuto del capo.

 

Fonte: “Il cane al mare!” è un estratto da un bell’articolo del dottor Piero M. Bianchi, medico veterinario – L’Arca di Noè, 28/06/19
Fonte immagine: Migliori Spiagge per Cani 2020 Liguria. La dog beach per te e il tuo cane (guide-online.it)

 




Sara & Simone

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