Bengalino: simpatico uccellino esotico!

In natura lo si può trovare dal Pakistan al Sudest asiatico e anche in diverse isole della regione, soprattutto nelle aree boscose, lungo i corsi d’acqua ma anche nelle zone aride. Predilige la compagnia dei suoi simili e vive in gruppi numerosi.

Pur essendo originari di regioni a clima tropicale, si dimostrano abbastanza rustici e resistenti al freddo, ovviamente senza esagerare e nei mesi più rigidi è preferibile tenerli al chiuso. Solo nelle regioni del Sud e in voliere ben protette dalle intemperie è possibile tenerli all’aperto tutto l’anno ma è indispensabile un ricovero interno. Si abituano facilmente a vivere in gabbia e si caratterizzano per il bel piumaggio.

UNA DIETA EQUILIBRATA

MANDARINI E SPINACI

Un’alimentazione equilibrata è composta da una miscela di semi specifici per esotici (composta principalmente da panico, miglio bianco e in minor quantità da niger, ravizzone, semi di lattuga e cicoria), integrata giornalmente da frutta e verdura da offrire ben lavate e asciugate e mai direttamente fredde dal frigorifero, per evitare problemi gastrointestinali e diarrea.

Tra i frutti più graditi si annoverano la mela e il mandarino che contengono diversi elementi nutritivi di vitale importanza per il benessere dei nostri piccoli amici (zuccheri, acidi organici, vitamine e sali minerali). La frutta si può offrire tutto l’anno, ma è meglio scegliere sempre quella di stagione, intera o a pezzi, mai direttamente sul fondo della gabbia ma sempre in ciotole o con le apposite pinze, per evitare che possa sporcarsi o fermentare.

Occorre lavarla e asciugarla bene. Particolarmente gradite ai bengalini anche albicocche, fragole, mele, pere, pesche e uva.

Per quanto riguarda le verdure, le più apprezzate sono gli spinaci, i cetrioli, le zucchine, la lattuga, il centocchio, il tarassaco e la carota.

Vietati l’avocado (tossico per tutti i volatili) e il prezzemolo, gradiscono anche un po’ di cibo vivo, come le piccole camole della farina, soprattutto durante il periodo riproduttivo…

 

Fonte: estratto da un bell’articolo sulla rivista Amici di Casa, marzo 2018
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