Benché non sia raro imbattersi in un micio che vive 15 o addirittura 20 anni, il gatto inizia ad essere considerato anziano già a 7 – 8 anni e molto anziano (o ‘geriatrico’) intorno ai 10 – 12 anni.
Intorno ai 7 – 8 anni, cominciano a verificarsi una serie di modificazioni (diminuzione della salivazione, aumento della produzione di tartaro, diminuzione della funzionalità digestiva, diminuzione del tono muscolare) che richiedono altrettante modifiche della dieta assunta.
I gatti anziani tendono ad essere meno attivi fisicamente: è importante, quindi, una diminuzione dell’apporto calorico giornaliero.
La somministrazione di una dieta formulata appositamente per loro (a minor contenuto energetico, maggior contenuto di fibra e acidi grassi essenziali e, un contenuto moderato di proteine), risulta molto utile.
Fonte: Blog Gatti & Cani di Casa