In memoria di Michelle (un Carlino femmina)…

il Carlino nella foto non è Michelle, ma una foto tratta dal sito https://www.dogalize.com/it/2016/12/razze-cani-il-carlino/

Winnie e Coffey stavano giocando insieme in un ventoso giorno d’inverno, quando la loro attenzione venne rapita da un cane che si stava avvicinando; avanzava senza fretta e si fermò davanti ai due amici.

Coffey squadrò il cane che non aveva mai visto prima e cercò conforto in Winnie; lo sconosciuto aveva qualcosa che lo intimoriva e lo incuriosiva al tempo stesso.

  • “Come mai da queste parti Anec?”, disse Winnie in tono amichevole. “Ma tu sai chi è?”, esclamo sorpreso Coffey.

Anec lasciò che il cucciolo continuasse a guardarlo e poi rispose: “Caro Winnie, sono qui perché ho bisogno del vostro aiuto. Tra poco arriverà una mia amica e vorrei accoglierla come merita; ha gli occhi come i tuoi, Winnie, e porta sul corpo i segni di passate violenze. Io non so dove andare per incontrarla e mi hanno detto che voi due siete i più adatti per questo compito.”

A quelle parole Coffey sentì scoppiare il cuore dalla soddisfazione: “Ti accompagneremo noi! Siamo i migliori!”

Anec rimase colpito dall’entusiasmo genuino di Coffey e pur avendo visto e conosciuto tanto mondo non potè fare a meno di emozionarsi: “Sono pronto amici, vi seguo”, e i tre cani s’incamminarono verso il ponte.

  • “Lei sta arrivando…” la voce pacata di Winnie sorprese Coffei e Anec che subito gli rispose: “Dov’è? Sei certo di ciò che dici? Io non vedo nessuno!”

“Oh, Anec, non ti preouccupare: se Winnie dice che sta arrivando vuol dire che tra poco la vedremo spuntare. Lui vede meglio di noi!”

Anec non si era ancora convinto delle parole di Winnie che la miglior conferma fu la testa che vide spuntare dal ponte; a piccoli passi, con molta attenzione, l’amica che Anec aspettava stava raggiungendo i tre amici.

  • “Benvenuta Michelle! E’ stato un bel viaggio?”, l’accolse affettuosamente Winnie.
  • “Si, Winnie; lungo, duro, irto di difficoltà ma che mi ha riservato anche grandi momenti di felicità”…

“Ben arrivata mia cara! Lui come sta?” le aveva domandato con dolcezza Anec.

Prima che Michelle potesse rispondergli, Coffey si mise davanti a lei e disse festoso: “Ciao Michelle! Io sono Coffey! Perché mi fai la linguaccia? Vuoi giocare con me?”.

Michelle guardo con espressione paziente il cucciolo e fu Anec a rispondere: “Non ti fa la linguaccia, Coffey; Michelle ha sul muso i segni della cattiveria umana. Quelli sul corpo sono rimasti, quelli nell’anima sono stati curati dall’amore che ha infine ricevuto”.

Coffey si sentì mortificato per quello che aveva detto a Michelle, e fu proprio lei ad avvicinarsi al piccoletto:”non temere Coffey, non mi hai offeso e sarei contenta di vedere come sei buffo tu quando fai la linguaccia…”

Rincuorato dalla serenità di Michelle il cucciolo tirò fuori la lingua scodinzolando felice, mentre Anec e Winnie abbaiavano festosi.

  • “Prima di giocare con te vorrei che tu mi portassi nel punto in cui posso vedere il mio amico, per fargli sapere che sto bene quasi come quando ero con lui”

“Vieni Michelle, ti ci porto subito. Sono i tuoi occhi che occorrono per vedere meglio quello che mi hai chiesto!”.

E seguita da Anec e Winnie, Michelle si avviò dietro a Coffey che pensava già a dove portarla a giocare più tardi.

Benvenuta Michelle, sei fra amici…

 

Questa bellissima storia è stata scritta da Emiliano Grandi per una coppia di amici (Sandro Barlettai e sua moglie), che avevano accolto con amore Michelle, una femmina di Carlino recuperata dopo violenze fisiche… purtroppo, Michelle, non è più tra noi.

 

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Un pensiero su “In memoria di Michelle (un Carlino femmina)…

  1. Caro Simone, ti ringrazio di aver pubblicato questo racconto, ma ti prego di rettificare il nome dell’autore; non sono stato io a scriverlo, ma un mio caro amico: Emanuele Grandi che ha il dono di trovare le parole giuste per confortare chi, come noi, ha perso il suo grande amore.

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