Il panda rosso – nome scientifico Ailurus Fulgens (aggettivo latino che significa brillante) – è l’unico rappresentante vivente del genere Ailurus e della famiglia Ailuridae.
Conosciuto anche come panda minore per via della sua stazza minuta – è lungo circa 60 centimetri e può pesare tra i 3 e i 6 kg, come un gatto domestico di media grandezza – questo dolcissimo orsetto dalle dimensioni di un peluche presenta una pelliccia morbidissima, rossa e nera, e una lunga coda a strisce simile a quella di un procione: il muso tondo e bianco con gli intensi occhi scuri, praticamente neri, decorati con strisce che sembrano lacrime, lo rendono uno degli animali più belli che si possano incontrare.
E’ un arrampicatore provetto, grazie ai robusti, lunghi e ricurvi artigli (simili a quelli del koala) e pur essendo catalogato come carnivoro è principalmente ghiotto di bambù, oltre che di foglie, frutta e, solo saltuariamente, insetti e piccoli vertebrati.
In alcune zone della Cina è chiamato anche volpe di fuoco, per il rosso acceso che lo caratterizza.
Ama il fresco e vive principalmente nelle foreste temperate sopra i 2000 metri di altezza: di fatto, non ha mai abbandonato la zona verde dell’Himalaya tra Nepal, Cina, Buthan e Myanmar.
PIU’ UNICO CHE RARO
A dispetto del nome, la sua parentela filogenetica col panda gigante è decisamente lontana: sembra infatti che l’ultimo antenato in comune tra le due specie si possa far risalire a oltre 25 milioni di anni fa, durante l’Oligocene, tanto che molti lo ritengono più vicino alla famiglia del procione che a quella del panda.
Eppure non mancano le somiglianze: entrambi asiatici e dall’alimentazione molto simile, vengono classificati come carnivori quando in realtà si cibano principalmente di bambù.
Tutti e due presentano poi un “falso pollice che è in realtà un prolungamento dell’osso del polso nelle due zampe anteriori, caratteristica che permette loro non solo di afferrare le canne di bambù, ma anche di arrampicarsi velocemente su alberi e rami.
Nonostante le comuni caratteristiche strutturali e di comportamento, gli studi del DNA e della morfologia dei cromosomi indicano però che il panda rosso è molto più affine al procione americano, e tecnicamente non può essere considerato un “orso” asiatico, come il suo оmоnimo “maggiore”.
Fonte: estratto da un bel servizio di Enrica Salvini sulla rivista L’Arca di Noè, agosto 2019
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